Noi in continua preda
del fugace tempo nostro tiranno,
un quattro quarti che scandisce la vita
sento di continuo batterlo forte.
Rintocca alto l’orologio, rimbomba
nella stanza il cupo eco della mezzanotte,
il cupo eco della nostra vita
che piano piano si avvicina alla meta finita.
I giorni fuggono irreparabili
come fotogrammi in un film,
la nostra pellicola rotea ansante e non curante
dell’uomo mortale.
Ecco il nuovo dì del nuovo anno
DONG, è arrivato.
Ubriacatevi di poesia, d’arte, d’amore
e volgerete infine il cuore al sole.