Guerilla Open Access Manifesto


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DATE: Jan. 18, 2014, 1:32 a.m.

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HITS: 703

  1. Guerilla Open Access Manifesto
  2. L’informazione è potere. Ma come con ogni tipo di potere, ci sono quelli che se
  3. ne vogliono impadronire. L’intero patrimonio scientifico e culturale, pubblicato
  4. nel corso dei secoli in libri e riviste, è sempre più digitalizzato e tenuto
  5. sotto chiave da una manciata di società private. Vuoi leggere le riviste che
  6. ospitano i più famosi risultati scientifici? Dovrai pagare enormi somme ad
  7. editori come Reed Elsevier.
  8. C’è chi lotta per cambiare tutto questo. Il movimento Open Access ha combattuto
  9. valorosamente perché gli scienziati non cedano i loro diritti d’autore e che
  10. invece il loro lavoro sia pubblicato su Internet, a condizioni che consentano
  11. l’accesso a tutti. Ma anche nella migliore delle ipotesi, il loro lavoro varrà
  12. solo per le cose pubblicate in futuro. Tutto ciò che è stato pubblicato fino ad
  13. oggi sarà perduto.
  14. Questo è un prezzo troppo alto da pagare. Forzare i ricercatori a pagare per
  15. leggere il lavoro dei loro colleghi? Scansionare intere biblioteche, ma
  16. consentire solo alla gente che lavora per Google di leggerne i libri? Fornire
  17. articoli scientifici alle università d’élite del Primo Mondo, ma non ai bambini
  18. del Sud del Mondo? Tutto ciò è oltraggioso ed inaccettabile.
  19. “Sono d’accordo,” dicono in molti, “ma cosa possiamo fare? Le società detengono
  20. i diritti d’autore, guadagnano enormi somme di denaro facendo pagare l’accesso,
  21. ed è tutto perfettamente legale — non c’è niente che possiamo fare per
  22. fermarli”. Ma qualcosa che possiamo fare c’è, qualcosa che è già stato fatto:
  23. possiamo contrattaccare.
  24. Tutti voi, che avete accesso a queste risorse, studenti, bibliotecari o
  25. scienziati, avete ricevuto un privilegio: potete nutrirvi al banchetto della
  26. conoscenza mentre il resto del mondo rimane chiuso fuori. Ma non dovete — anzi,
  27. moralmente, non potete — conservare questo privilegio solo per voi, avete il
  28. dovere di condividerlo con il mondo. Avete il dovere di scambiare le password
  29. con i colleghi e scaricare gli articoli per gli amici.
  30. Tutti voi che siete stati chiusi fuori non starete a guardare, nel frattempo. Vi
  31. intrufolerete attraverso i buchi, scavalcherete le recinzioni, e libererete le
  32. informazioni che gli editori hanno chiuso e le condividerete con i vostri amici.
  33. Ma tutte queste azioni sono condotte nella clandestinità oscura e nascosta. Sono
  34. chiamate “furto” o “pirateria”, come se condividere conoscenza fosse
  35. l’equivalente morale di saccheggiare una nave ed assassinarne l’equipaggio, ma
  36. condividere non è immorale — è un imperativo morale. Solo chi fosse accecato
  37. dall’avidità rifiuterebbe di concedere una copia ad un amico.
  38. E le grandi multinazionali, ovviamente, sono accecate dall’avidità. Le stesse
  39. leggi a cui sono sottoposte richiedono che siano accecate dall’avidità — se così
  40. non fosse i loro azionisti si rivolterebbero. E i politici, corrotti dalle
  41. grandi aziende, le supportano approvando leggi che danno loro il potere
  42. esclusivo di decidere chi può fare copie.
  43. Non c’è giustizia nel rispettare leggi ingiuste. È tempo di uscire allo scoperto
  44. e, nella grande tradizione della disobbedienza civile, dichiarare la nostra
  45. opposizione a questo furto privato della cultura pubblica.
  46. Dobbiamo acquisire le informazioni, ovunque siano archiviate, farne copie e
  47. condividerle con il mondo. Dobbiamo prendere ciò che è fuori dal diritto
  48. d’autore e caricarlo su Internet Archive. Dobbiamo acquistare banche dati
  49. segrete e metterle sul web. Dobbiamo scaricare riviste scientifiche e caricarle
  50. sulle reti di condivisione. Dobbiamo lottare per la Guerrilla Open Access.
  51. Se in tutto il mondo saremo in numero sufficiente, non solo manderemo un forte
  52. messaggio contro la privatizzazione della conoscenza, ma la renderemo un ricordo
  53. del passato. Vuoi essere dei nostri?
  54. Aaron Swartz
  55. Luglio 2008, Eremo, Italia
  56. Guerilla Open Access Manifesto
  57. Information is power. But like all power, there are those who want to keep it
  58. for themselves. The world's entire scientific and cultural heritage, published
  59. over centuries in books and journals, is increasingly being digitized and locked
  60. up by a handful of private corporations. Want to read the papers featuring the
  61. most famous results of the sciences? You'll need to send enormous amounts to
  62. publishers like Reed Elsevier.
  63. There are those struggling to change this. The Open Access Movement has fought
  64. valiantly to ensure that scientists do not sign their copyrights away but
  65. instead ensure their work is published on the Internet, under terms that allow
  66. anyone to access it. But even under the best scenarios, their work will only
  67. apply to things published in the future. Everything up until now will have been
  68. lost.
  69. That is too high a price to pay. Forcing academics to pay money to read the work
  70. of their colleagues? Scanning entire libraries but only allowing the folks at
  71. Google to read them? Providing scientific articles to those at elite
  72. universities in the First World, but not to children in the Global South? It's
  73. outrageous and unacceptable.
  74. "I agree," many say, "but what can we do? The companies hold the copyrights,
  75. they make enormous amounts of money by charging for access, and it's perfectly
  76. legal - there's nothing we can do to stop them." But there is something we can,
  77. something that's already being done: we can fight back.
  78. Those with access to these resources - students, librarians, scientists - you
  79. have been given a privilege. You get to feed at this banquet of knowledge while
  80. the rest of the world is locked out. But you need not - indeed, morally, you
  81. cannot - keep this privilege for yourselves. You have a duty to share it with
  82. the world. And you have: trading passwords with colleagues, filling download
  83. requests for friends.
  84. Meanwhile, those who have been locked out are not standing idly by. You have
  85. been sneaking through holes and climbing over fences, liberating the information
  86. locked up by the publishers and sharing them with your friends.
  87. But all of this action goes on in the dark, hidden underground. It's called
  88. stealing or piracy, as if sharing a wealth of knowledge were the moral
  89. equivalent of plundering a ship and murdering its crew. But sharing isn't
  90. immoral - it's a moral imperative. Only those blinded by greed would refuse to
  91. let a friend make a copy.
  92. Large corporations, of course, are blinded by greed. The laws under which they
  93. operate require it - their shareholders would revolt at anything less. And the
  94. politicians they have bought off back them, passing laws giving them the
  95. exclusive power to decide who can make copies.
  96. There is no justice in following unjust laws. It's time to come into the light
  97. and, in the grand tradition of civil disobedience, declare our opposition to
  98. this private theft of public culture.
  99. We need to take information, wherever it is stored, make our copies and share
  100. them with the world. We need to take stuff that's out of copyright and add it to
  101. the archive. We need to buy secret databases and put them on the Web. We need to
  102. download scientific journals and upload them to file sharing networks. We need
  103. to fight for Guerilla Open Access.
  104. With enough of us, around the world, we'll not just send a strong message
  105. opposing the privatization of knowledge - we'll make it a thing of the past.
  106. Will you join us?
  107. Aaron Swartz
  108. July 2008, Eremo, Italy

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