Robert L. Lealhy, autore del libro, è professore di psichiatria al Weill Medical College della Cornell University. A dispetto della professione che guardo con un certo timore-dubbio (almeno per quanto riguarda malattie che possono curarsi solo con una buona cura psicologica) questo libro mi ha davvero stupito. Grazie ad un approccio cognitivo-comportamentale l'autore spiega a tutti gli ansiosi sette modi per ribelarsi dall'ansia validi in ogni caso:
-stabilire quando preoccuparsi e quando no
-accettare la realtà e impegnarsi per il cambiamento
-mettere in discussione il modo di pensare
-concentrarsi sulla minaccia più profonda
-trasformare il fallimento in opportunità
-usare le emozioni invece di preoccuparasene
-assumere il controllo del tempo
In più (e questo mi è stato veramente utile) per preoccupazioni specifiche ) salute, amore, lavoro dedica dei capitoli finali a parte in cui spiega come usare i sette passi fondamentali in ogni specifica preoccupazione, dove concentrarsi di più e dove invece lasciar perdere.
Inoltre grazie ad un approccio tipo test il lettore ha l'opportunità all'inizio di capire a che catgoria di ansiosi appartiene (ossessivo compulsivo,disturbi di panico,depressione, etc etc) rendendosi conto del proprio disturbo e soprattutto cosa non fare assolutamente per cercare di risolvere il problema o meglio quali sono gli errori più comuni che la persona compie con la speranza di sconfiggere il male quando invece facendo così non fa altro che aumentarlo. Vi racconto una storiella del libro che spiega meglio questo concetto: una paziente ha paura di aver contratto una malattia. Il medico gli dice posso aiutarti a farti smettere di pensare in maniera ossessiva al tuo male e gli da un braccialetto elastico dicendogli ogni volta che pensi di aver qualche malattia tira il braccialetto e dici STOP ! Orbene la paziente fa così e le prime volte sembra funzionare dopo un pò però si accorge che ci sta pensando ancora di più ! Con un peggioramento della sua situazione... Al contrario l'autore, testandolo sulla paziente, capisce che il problema vero è l'incapacità di accettare l'incertezza quindi come cura gli propone di farsi sommergere dai pensieri ripetendo la frase "è possibile che abbia contratto qualche malattia". Sebbene all'inizio il risultato fosse stato un aumento dell'ansia nel lungo periodo questa tecnica ha portato i suoi frutti abbassando il livello dell'ansia.
Apprezzo anche alla fine di ogni capitolo il riassunto dei concetti principali: la chiarezza è un dono di pochi e se la possiede uno psichiatra allora tanto di cappello e mi scuso per aver pensato male :-)
